Ciò che distingue la traduzione tecnico-scientifica dalla traduzione generale sono le competenze specializzate richieste. La nostra formazione teorica, ottenuta in diverse istituzioni educative, insieme all'esperienza pratica acquisita in precedenti posizioni nell'industria e dal 1997 come traduttori professionisti dal giapponese e dall'inglese ci hanno qualificato anche come traduttori tecnici in varie discipline. Non siamo un'agenzia di traduzioni, ma traduttori freelance.
Siamo anche traduttori tecnici (da e verso il giapponese e dall'inglese) in diversi settori specialistici e scientifici
Indice “Traduzioni tecniche”
Cosa sono le traduzioni tecniche/specialistiche?
Le traduzioni tecniche sono conversioni in altre lingue di documenti scritti da professionisti noti come "scrittori tecnici" e trattano argomenti quali meccanica, impiantistica, elettronica, meccatronica ed energie rinnovabili, per citarne solo alcuni. I settori sono numerosi e la terminologia settoriale, che se non rispettata può rendere meno fruibile la traduzione a un utente esperto, si amplia ed evolve praticamente ogni giorno a seguito di nuove ricerche, scoperte e invenzioni.
George Orwell
Giornalista, saggista e scrittore britannico
Ma se il pensiero contamina la lingua, anche la lingua può contaminare il pensiero
Tra le traduzioni specialistiche spiccano quelle in campo legale, finanziario, medico, chimico e biologico. Sono dette specialistiche perché richiedono una solida base di conoscenze in campi specifici normalmente acquisite, innanzi tutto, in ambito universitario.
Noi siamo traduttori tecnici in/dal giapponese e dall'inglese, e grazie alla lunga esperienza di traduzione acquisita sin dal 1997 in vari domini dal giapponese/inglese all'italiano e dall'italiano al giapponese, offriamo un alto livello qualitativo anche nelle traduzioni specialistiche come appena definite.
Può un traduttore riuscire effettivamente a specializzarsi?
Se per "specializzazione" intendiamo la capacità di scrivere come un professionista del settore, forse, ma solo dopo molti anni di pratica ininterrotta e approfondimento teorico. Se intendiamo invece una sostanziale correttezza terminologica ma accompagnata da un registro poco adatto a un professionista del settore, allora sì, ma con riserva. È evidente che nei campi tecnici o specialistici i traduttori traggono vantaggio da una reale competenza tecnica o scientifica, soprattutto quando sono richiesti studi teorici e un'applicazione pratica significativa ottenuta attraverso precedenti esperienze lavorative nei medesimi settori.
Parlare di specializzazione autentica potrebbe essere professionalmente rischioso per un traduttore che non abbia attraversato un congruo periodo di studio e/o di esperienza pratica in uno o più campi specialistici applicativi. Ad esempio, al lato pratico, chi è da considerarsi maggiormente specializzato in traduzioni mediche? Un traduttore generalista che ha dedicato molti anni alla traduzione di testi medici o un laureato in medicina che anziché esercitare la professione ha scelto di diventare traduttore?
Poiché sono relativamente pochi i veri esperti che a un certo punto intraprendono la carriera di traduttori, presumibilmente ancor meno nelle combinazioni linguistiche più rare come italiano-giapponese, della maggior parte delle traduzioni tecnico-specialistiche si occupano i cosiddetti traduttori generalisti, la cui effettiva esperienza può variare notevolmente. In questi casi è consigliabile che, almeno per le tematiche che richiedono un elevato livello di precisione nella traduzione, queste siano sottoposte a una revisione specialistica bilingue al fine di garantirne l'adeguatezza per l'obiettivo prefissato e per il pubblico di destinazione.
In generale, il traduttore tecnico dovrebbe possedere una base solida ed eterogenea, il che presume una certa predisposizione mentale orientata al mondo tecnico-scientifico, o mentalità tecnico-scientifica, grazie alla quale può comprendere correttamente l'argomento affrontato e produrre traduzioni perfettamente comprensibili per l'utente tecnico.
Affidarsi ciecamente a Internet e ai dizionari specialistici spesso è fuorviante, perché alcune materie hanno più ramificazioni e i termini tecnici possono variare considerevolmente secondo il contesto specifico. In generale, solo il traduttore tecnico esperto e/o di formazione effettivamente tecnica o scientifica multidisciplinare riuscirà più facilmente a individuare quella più corretta per diretta conoscenza, intuito o per semplice ragionamento.
In questo contesto Wikipedia è un emblema, perché grazie all'impegno di esperti (ma a volte solo aspiranti tali) mette a disposizione una vastissima gamma di conoscenze, inclusi i temi più oscuri. Tuttavia, la ricerca di argomenti sconosciuti può richiedere tempo, un ostacolo significativo per i traduttori in generale e ancor più per quelli meno esperti, che non possono permettersi di dedicare troppo tempo a ricerche onerose in campi estranei.
Cos'è la mentalità tecnico-scientifica?
La si potrebbe definire come la predisposizione mentale e culturale orientata al mondo tecnico-scientifico.
Chi possiede una mentalità tecnico-scientifica è in grado di comprendere e assimilare più facilmente argomenti tecnici o scientifici del tutto nuovi. D'altro canto, chi non la possiede può percepire la traduzione tecnica come fastidiosa e, di conseguenza, incontrare maggiori difficoltà nel comprenderne anche i concetti più basilari.
Ecco perché non tutti i traduttori accettano di fare traduzioni tecniche o scientifiche. Chi le accetta senza esserne preparato non può essere in grado di soddisfare il pubblico tecnico, che è notoriamente esigente, ma nemmeno il normale utilizzatore di un apparecchio o una macchina di complessità e valore considerevoli.
Lo stile di scrittura nelle traduzioni tecniche
A volte, anche una traduzione tecnica o scientifica essenzialmente corretta ma scritta male o senza riguardo per la fluidità della lettura può equivalere a una traduzione di scarsa qualità. Questo lo si riscontra spesso nei manuali o trattati tecnici in cui, pur palese che sia l'impegno nel ricercare la terminologia più appropriata, traspare una sorprendente disattenzione allo stile di scrittura, come se l'utente di una traduzione tecnica non meritasse la stessa cura riservata ad altri.
È anche un fenomeno amplificato dall'ormai ampio utilizzo della traduzione automatica, oggi il "principale" alleato di molti traduttori umani sempre meno disposti a investire tempo nella qualità espressiva e altrettanto sorprendentemente noncuranti della connotazione dilettantistica del proprio lavoro.
La teoria e l'esperienza pratica
Mentre la teoria è acquisibile con lo studio, l'esperienza pratica richiede applicazione in un contesto lavorativo tecnico o comunque specialistico. Anche il fatto di aver lavorato in contesti sostanzialmente tecnici o scientifici (senza necessariamente svolgere ruoli tecnici) o di aver interagito con professionisti del settore può contribuire significativamente alla formazione di una solida base di competenza.
Le disparità qualitative tra le traduzioni tecniche/scientifiche realizzate da traduttori effettivamente competenti in tali campi e quelle prodotte da traduttori di pura formazione linguistica sono evidenti.
Tipico è il caso del traduttore che dopo aver completato gli studi universitari in lingue o traduzione si lancia come traduttore freelance, iniziando immediatamente a tradurre per professione. Se è bravo potrà produrre traduzioni generali o di tipo editoriale di buona qualità, ma come farà con quelle tecniche e specialistiche? Quale registro linguistico adotterà per comunicare concetti complessi a utenti che dovranno utilizzare quelle traduzioni per lavoro? Di quanti anni di esperienza avrà bisogno prima di raggiungere un livello che sia effettivamente accettato dal mercato? Potrà ricevere aiuto dalla traduzione automatica?
A volte l'incapacità di usare la terminologia e il gergo più appropriati può concorrere a distruggere la credibilità del traduttore e, se coinvolta, anche quella dell'agenzia di traduzione. (A proposito, leggete la nostra pagina dedicata alle agenzie di traduzione.)
Comprendere correttamente il testo da tradurre
A volte è difficile comprendere il testo originale. Questo può accadere non solo a causa della mancata conoscenza dell'argomento, ma anche della limitata esperienza del traduttore o della sua preparazione linguistica. Tuttavia, la ragione più comune di tale difficoltà potrebbe non risiedere tanto nella mancata competenza del traduttore, quanto nella mancanza di chiarezza del testo di partenza. Questa ambiguità può derivare dalla difficoltà del redattore tecnico nel comunicare in modo chiaro e logico, oppure perché il testo stesso è a sua volta la traduzione effettuata da un traduttore non madrelingua o da un sistema di traduzione automatica.
Quando non si comprende correttamente ciò che si deve tradurre, è facile scivolare nella traduzione troppo letterale, che spesso è incomprensibile.
In alcune circostanze, specialmente in settori tecnici, scientifici o specialistici, potrebbe essere più efficace affidarsi a un traduttore di madrelingua passiva competente nel campo specifico, il che, almeno in teoria, garantirebbe la correttezza formale della traduzione che potrà poi essere perfezionata da un proofreader di madrelingua attiva.
Tuttavia questa opzione è più dispendiosa in quanto l'attività di revisione potrebbe aumentare notevolmente il costo complessivo, talvolta persino superando quello della traduzione stessa. Tra l'altro, non è nemmeno detto che si riesca a scegliere un revisore competente.
Leggete la nostra pagina della qualità di traduzione, che spiega la nostra procedura ben collaudata con cui la garantiamo nelle traduzioni più difficili dal o in giapponese.