Il settore della traduzione è uno dei pochissimi campi in cui vige la pratica della revisione da parte di terzi. Tale pratica può essere necessaria per garantire la massima precisione nella traduzione di contenuti particolarmente delicati. Spesso tuttavia non lo è, e rappresenta perciò un costo ingiustificato per il cliente finale. In tempi più recenti, conosciuta come MTPE, la revisione assume un nuovo ruolo in stretta collaborazione con la sempre più diffusa traduzione automatica.
Revisionare una traduzione giapponese o italiana preesistente per migliorarla
Indice “Revisione e correzione bozze”
Innanzi tutto, chi sono i “revisori”?
Solitamente sono anch'essi traduttori, che in assenza di richieste di traduzione accettano di fare anche lavori di revisione. Taluni si specializzano e fanno solo questo, ma sono molto pochi. Il fatto che questo tipo di lavoro sia così diffuso (e persino contemplato in una specifica norma ISO per fornitori di servizi linguistici) non significa che sia sempre giustificato.
La revisione di testi, che mira a verificare la correttezza sostanziale di una traduzione, non deve essere confusa con la correzione bozze. Sono infatti due concetti diversi ma spesso fraintesi anche dagli addetti ai lavori, il che porta a una certa confusione nella loro attuazione.
Introduzione al nostro servizio di revisione testi e correzione bozze in/da giapponese/italiano
Secondo le norme ISO e una prassi ormai consolidata presso i cosiddetti LSP (fornitori di servizi linguistici), a seconda dell'argomento le traduzioni dovrebbero passare per tre-quattro fasi distinte:
- VERIFICA: controllo post-traduzione da parte del traduttore originale. Non è necessario richiederla esplicitamente perché è dovuta.
- REVISIONE: controllo post-traduzione da parte di un revisore — che in linea di principio dovrebbe essere diverso dal traduttore originale — per correggere gli errori di traduzione e verificare la coerenza terminologica e il registro
- REVISIONE SPECIALISTICA: controllo post-traduzione o post-revisione da parte di un revisore specializzato nel settore specifico, se del caso. Consiste in una revisione monolingue per valutare la correttezza terminologica e l'idoneità della traduzione allo scopo concordato e al pubblico di destinazione.
- CORREZIONE BOZZE: controllo finale pre-pubblicazione per garantire che tutti gli errori siano stati eliminati e che in fase d'impaginazione non ne siano stati introdotti di nuovi
Naturalmente non significa che ogni traduzione debba necessariamente passare per la fasi 2, 3 e 4. Tutto dipende da quale problema creerebbe la mancata applicazione di una o più di queste.
Va da sé che prima della consegna il traduttore è tenuto ad effettuare il controllo di correttezza sostanziale, sintattica, grammaticale ed eventualmente di aderenza all'eventuale manuale di stile del committente.
Questo però non è sempre sufficiente. L'occhio attento di una seconda persona, generalmente un altro traduttore freelance, può infatti rilevare gli errori sfuggiti al controllo del primo, che si ritiene manchi della necessaria capacità critica del proprio lavoro. In altre parole, il secondo traduttore, che allo scopo, appunto, si trasforma in revisore, acquisisce all'istante una capacità speciale di trovare gli errori degli altri (mentre potrebbe avere più difficoltà a trovare i propri).
Il campo di applicazione della revisione testi e del controllo bozze è esteso alla traduzione tecnica o specialistica, alle traduzioni legali, alla traduzione di siti web e, talvolta, anche alla traduzione di sottotitoli.
Mario CERUTTI
Revisore giapponese/inglese-italiano
Taeko KANI
Revisore italiano/inglese-giapponese
Lingue di revisione testi e correzione bozze
- Italiano
- Giapponese
Quando si tratta di testi specialistici, un traduttore specializzato, anche se non madrelingua, può essere preferibile a un traduttore generalista linguisticamente preparato. Questo perché il traduttore specializzato possiede competenze specifiche, mentre il generalista in mancanza di queste potrebbe tradurre in modo eccessivamente “creativo”. In tal caso, un secondo professionista interviene come revisore per garantire che la traduzione finale sia formalmente corretta, più fruibile e adatta al pubblico di destinazione.
Spesso gli errori di traduzione non compromettono la comprensione del contenuto, né causano problemi legali o incidenti. In questi casi la revisione potrebbe essere considerata inutile e solamente aumentare il costo per il cliente finale.
In alcuni casi però il rischio è reale, dato che i traduttori non sono infallibili. Per evitare situazioni in cui errori gravi possono mettere a rischio la vita di una persona o l'immagine di un'azienda, è opportuno o addirittura consigliato sottoporre il testo a un revisore professionista, ricordando però che anche questo non è infallibile.
Anche noi possiamo essere revisori di traduzioni giapponesi o italiane.
Detto ciò è essenziale comprendere appieno la differenza tra revisione di testi e correzione di bozze, poiché non sono sinomimi e spesso anche gli addetti ai lavori, comprese le agenzie di traduzione, tendono a confonderne la natura, se non altro in termini.
Cos'è la revisione testi
Anche detta controllo bilingue, talvolta cross-check e spesso (ma solo in Giappone) persino native check, è il processo di “correzione e miglioramento” di una traduzione preesistente richiesto dal committente per garantirne la correttezza sostanziale. Questo è particolarmente cruciale quando la traduzione è destinata a un contesto in cui errori potrebbero avere conseguenze gravi per la salute, la sicurezza o l'immagine aziendale.
Per eseguire questa operazione in modo efficace è indispensabile possedere una conoscenza approfondita sia della lingua sorgente sia di quella di destinazione, e ovviamente avere accesso al testo originale.
Oscar Wilde
Scrittore, aforista, poeta ecc.
Ho lavorato tutta la mattina alla rilettura di uno dei miei poemi, e ho tolto una virgola. Nel pomeriggio l'ho rimessa.
Solitamente la revisione è compito di un traduttore madrelingua nella lingua di destinazione. Tuttavia in alcune situazioni, come le traduzioni tecniche o specialistiche con terminologia complessa da apprendere rapidamente, può essere giustificato assegnarla a un madrelingua passivo con conoscenze particolarmente utili per garantire una maggiore accuratezza del contenuto. Successivamente si affiderà la correzione finale del testo a un correttore di bozze per controllare la sintassi e la grammatica.
In ogni caso, e in linea di principio, il revisore dovrebbe fungere anche da strumento didattico indiretto per il traduttore e possedere competenze superiori. Tuttavia, questo avviene meno frequentemente di quanto si auspichi.
Per controllare una traduzione occorre effettuare l'analisi attenta parola per parola e significato per significato, il che spesso richiede lo stesso tempo o persino di più rispetto alla traduzione iniziale. Questo perché si lavora su un testo già esistente, il che può spesso essere più ostacolante che utile. Pertanto, la revisione dei testi dovrebbe essere remunerata alla stessa tariffa della traduzione o in base alle ore effettivamente impiegate.
Cos'è la correzione bozze
In inglese proofreading, è la fase successiva alla revisione dedicata all'analisi della correttezza formale di un testo. Non coinvolge la verifica terminologica o del contenuto.
Inoltre, non è essenziale che il correttore di bozze sia esperto nella materia o nella lingua passiva. Il tempo dedicato a questa fase è solitamente proporzionato al numero di parole e perciò la tariffa del servizio è comunemente basata sulla parola.
Tuttavia, spesso si verifica una confusione tra i termini "revisione testi" e "correzione di bozze", soprattutto quando a richiedere il servizio sono le agenzie di traduzione. Infatti, capita spesso che richiedono la correzione di bozze quando in realtà è necessaria una revisione, specialmente quando è coinvolto un traduttore non madrelingua.
Nonostante esistano anche eccellenti traduttori non madrelingua, in essi si riscontrano spesso lacune grammaticali, sintattiche e, soprattutto, stilistiche, il che richiede perciò una revisione completa o persino una nuova traduzione.
L'uso e l'abuso della revisione testi
Il campo della traduzione è intrinsecamente creativo e traduttori diversi manifestano varie forme di creatività espressiva.
A parità di correttezza fondamentale di traduzione, molte sono le possibili soluzioni “estetiche” chiamate stili di scrittura. Basta sottoporre a dieci traduttori un testo sufficientemente lungo e articolato: anche se tutte le traduzioni saranno sostanzialmente corrette, esteticamente saranno ognuna diversa dall'altra. Sottoponendole poi a dieci revisori diversi, molto probabilmente si otterranno dieci nuove versioni esteticamente diverse, il che significa, sempre nel presupposto che siano tutte fondamentalmente corrette, che si potrà scegliere tra venti versioni finali del medesimo testo d'origine! Quale sarà dunque la “migliore”?
Per questo, è fondamentale stabilire chiaramente il ruolo del revisore, indicando ciò che può e non può fare, al fine di evitare che, per motivi personali o per auto-promozione, possa compromettere una traduzione inizialmente ben realizzata e altamente funzionale.
Il revisore dovrebbe limitarsi a suggerire correzioni invece di implementarle direttamente, rispettando il diritto del traduttore originale di contestarle. Tuttavia, ciò non sempre avviene poiché i committenti spesso adottano la nuova versione pensando che debba essere corretta per definizione, essendo stata revisionata da un altro professionista, o perché coinvolgere nuovamente il traduttore potrebbe causare confusione, richiedere troppo tempo o essere poco pratico.
Noi confidiamo nella nostra capacità di produrre traduzioni ineccepibili, che sono frutto del nostro processo di assicurazione della qualità di una traduzione.
Gioie e dolori dell’MTPE
Machine Translation Post Editing (in italiano "Traduzione automatica con revisione umana") significa correggere gli errori di traduzione fatti dalla macchina, cioè del software di traduzione automatica.
Forse oltre la metà della popolazione mondiale conosce già Google Traduttore, mentre tra i professionisti del settore la macchina preferita oggi sembra essere DeepL. Anche altre piattaforme continuano a sostenere la prosperità di questo mercato, che sembra essere redditizio per tutti tranne che per i traduttori.
La traduzione automatica ha compiuto notevoli progressi in termini di contenuto e forma, specialmente tra lingue strutturalmente simili come l'italiano e l'inglese. Tuttavia rimane vincolata da alcune condizioni: il testo sorgente deve essere relativamente semplice, con periodi brevi, appartenere a domini noti, utilizzare un linguaggio controllato, una sintassi semplificata e una riduzione del lessico.
Perciò, specialmente per il traduttore, la prudenza non può mai essere eccessiva poiché le sorprese non mancano, anzi. Ad esempio, Google Traduttore tende a fornire traduzioni piuttosto letterali e risulta poco utile nelle coppie linguistiche come l'italiano-giapponese, a volte addirittura dannoso. D'altra parte, DeepL offre traduzioni più naturali ma talvolta "gioca d'astuzia", omettendo parti non presenti nel testo o aggiungendo parole del tutto irrilevanti. Provare per credere.
Traduzione automatica:
imposta dal cliente
o scelta liberamente
dal traduttore?
Sostanzialmente esistono due prospettive sulla traduzione automatica: quella delle agenzie di traduzione, che la utilizzano per fornire al traduttore un testo pre-tradotto da correggere solo se strettamente necessario, riducendo così i costi, e quella del traduttore, che può considerarla come un altro ausilio tecnico in aggiunta alla risorsa tradizionale: il classico dizionario.
La differenza è significativa: subirla perché imposta dall’agenzia che mira a tagliare i costi, o adottarla come ulteriore strumento a supporto dell’autentico lavoro di traduzione umana.
Il vantaggio per l'agenzia di traduzione è che la macchina traduce a costo zero e l'unico costo è quello del revisore, che in questo modo guadagna sensibilmente meno di ciò che guadagnerebbe traducendo da zero e scegliendo da sé le risorse preferite. Naturalmente questo richiede più tempo perché, a differenza della traduzione tradizionale che coinvolge solo la lettura del testo di partenza e la successiva creazione dell'architettura semantica di base, la MTPE richiede anche la lettura della pre-traduzione automatica, che può presentare una struttura sintattica molto diversa da quella preferita dal traduttore.
Durante la prima lettura possono emergere errori di traduzione evidenti e la costruzione di frasi con una struttura fantasiosa, spesso una traduzione troppo letterale per il tipo di testo in questione.
Dopo l'iniziale disorientamento, il traduttore controlla i termini proposti dall'intelligenza superiore e li adatta per rendere la frase più scorrevole e naturale ed evitare che sembri tradotta da un non madrelingua. A volte è tentato di cancellare l'intera traduzione automatica e ricominciare da zero perché a furia di leggerla e rileggerla non ne viene più a capo.
Il traduttore potrebbe anche dubitare che la macchina non abbia ottenuto risultati migliori perché il testo di partenza è stato scritto da un non madrelingua, un fenomeno sempre più comune nel mondo della traduzione. Tuttavia il cliente, spesso, non può fornire assistenza poiché non conosce la lingua o ha altre cose da fare, e si aspetta che il traduttore risolva i problemi da sé.
Capita anche che l'agenzia richieda la cosiddetta “revisione leggera”, sottolineando che non è necessario che sia di alta qualità, oppure cerca di rassicurare il traduttore ancora titubante sull’ottimo lavoro svolto in fase di “pre-revisione” dai loro specialisti interni, sottolineando l'integrazione delle memorie di traduzione “affidabili” con la traduzione automatica per rendere il lavoro più agevole e rapido. Questa situazione si verifica anche con documenti difficili o complessi, come brevetti, sentenze giudiziarie, testi storici e altri contenuti che richiedono precisione, ricerca e rielaborazione stilistica.
In sostanza si può dire che per il traduttore la MTPE unisce gli svantaggi della traduzione automatica alle difficoltà intrinseche della traduzione umana, che si sommano. Il cliente finale probabilmente pagherà il lavoro quasi se non quanto la traduzione umana, ottenendo però un qualcosa che non potrà che essere inferiore, perché il revisore non può ignorare totalmente il solco semantico tracciato asetticamente dalla macchina. Cioè, una soluzione di compromesso che come tale soddisfa pochi, certamente non il traduttore.
Ai colleghi traduttori:
Meglio traduttori
o
semplici correttori di
macchine intelligenti?
Forse in futuro la traduzione automatica sostituirà quasi completamente la figura del traduttore tradizionale. Ma già ora, anche se non è sufficientemente affidabile, molte agenzie di traduzione, e paradossalmente molti traduttori, ritengono che non se ne possa più fare a meno.
Noi preferiamo continuare ad essere traduttori nel senso più vero del termine, non correttori di macchine più o meno intelligenti. Questo nuovo ruolo lo lasciamo volentieri alle nuove generazioni di traduttori, se avrà ancora un senso continuare a chiamarli così, o a coloro le cui aspettative si adatteranno al ruolo secondario che li attende nel mondo sempre più piatto delle lingue.
Tariffe di revisione e correzione bozze
Servizio | Tariffa |
---|---|
Revisione testi | 40 €/ora |
Correzione bozze | Da 7 €/pag. |
Condizioni particolari per le agenzie di traduzioni.
Condizioni di fornitura
- Queste tariffe sono soggette a regolare aggiornamento sulla base del cambio yen/€
- In Giappone l'IVA non è applicabile
- L'importo minimo di fatturazione è 40 €
- Il termine di pagamento è 30 gg. d.f.f.m. (anticipato per i clienti privati)
- Metodi di pagamento: WISE, Payoneer, PayPaL, carta di credito (MasterCard, Visa o Amex) tramite servizio PayPal (non richiede il possesso di un account) o bonifico bancario su conto IBAN/SEPA
In calce a questa pagina si trova il link a quella delle Condizioni di fornitura e dell'informativa sulla privacy.
Note sulle tariffe di revisione
Quando la traduzione originale è fondamentalmente errata, inadatta nel registro, carente dal punto di vista lessicale, troppo letterale o non sufficientemente fluida, il committente deve considerare che il costo della revisione può eguagliare o persino superare quello della traduzione stessa, che magari è risultata particolarmente economica in quanto affidata a un traduttore poco preparato o inesperto, oppure fosse il risultato d una traduzione automatica.
Rielaborare un testo esistente può richiedere più tempo, poiché è necessario operare all'interno di un contesto predefinito, preservando le parti corrette e adattandosi allo stile del traduttore originale. Questo comporta uno sforzo di riflessione maggiore e, paradossalmente, aumenta il rischio di introdurre nuovi errori.
In ogni caso, per calcolare il tempo necessario per la revisione è fondamentale esaminare il testo da correggere. È erroneamente diffusa l'idea che la tariffa di revisione debba essere una percentuale fissa della tariffa di traduzione, di solito intorno al 50% o talvolta anche molto meno. Questo approccio è concettualmente scorretto, poiché non è possibile prevedere in anticipo l'entità delle correzioni necessarie.
Il rischio non riguarda soltanto il revisore, il quale potrebbe sottostimare la propria remunerazione e non essere adeguatamente compensato per il tempo effettivamente impiegato. Interessa l'intera catena del valore, in quanto se il revisore, a causa di una bassa tariffa di revisione, si trova costretto a lavorare in fretta e senza l'impegno necessario, potrebbe non adempiere in modo onesto al compito di migliorare la traduzione, rischiando di peggiorarla.